Dino Risi (Milano, 23 dicembre 1916 – Roma, 7 giugno 2008) è stato un regista e sceneggiatore italiano. È stato uno dei maggiori registi della commedia all'italiana insieme a Mario Monicelli e Luigi Comencini.
Biografia
Dopo aver studiato al Liceo classico Giovanni Berchet di Milano e conseguito la laurea in Medicina, si rifiuta di diventare uno psichiatra, come avrebbero desiderato i genitori, ed inizia la sua carriera cinematografica lavorando per Mario Soldati e Alberto Lattuada. La sua opera prima è un cortometraggio girato nel 1946, Barboni, sulla disoccupazione a Milano. A questo fecero seguito altri lavori, tra cui il corto Buio in sala, girato in una Milano con ancora i segni e le macerie della guerra, storia di un viaggiatore di commercio impacciato e un po' depresso che, entrato in un cinema dove si proiettava un film western, ne esce più forte e risoluto (Risi parlò del cinema come "maestro di vita"). Il corto, che era costato duecentomila lire, fu venduto a Carlo Ponti per due milioni e il fatto contribuì a rafforzare la vocazione creativa in Risi, che si trasferì a Roma. Gira nel sud del primo dopoguerra documentando nel 1947 le Strade di Napoli in cui il regista fa una interessantissima analisi sociale della città. Il suo primo lavoro romano, memore della sua esperienza ospedaliera, fu invece la scrittura del soggetto del film Anna (1951) di Alberto Lattuada, con Silvana Mangano.
Il regista è cugino di secondo grado della scrittrice Carla Porta Musa.
Anni Cinquanta
All'età di 35 anni gira il suo primo lungometraggio, Vacanze col gangster (1951) nel quale lanciò l'allora dodicenne Mario Girotti nel mondo del cinema, il quale assunse in seguito il nome d'arte Terence Hill. Nello stesso anno nasce il figlio Marco.
Il successo arriva grazie a Pane, amore e... (1955), sequel dei fortunati Pane, amore e fantasia e Pane, amore e gelosia, che raccontano le comiche imprese del maresciallo Carotenuto (interpretato in tutte e tre le pellicole da Vittorio De Sica). Continua con Poveri ma belli (1956), commedia girata con costi limitati ma che riscosse grande consenso di pubblico, tanto da avere anche due sequel. Risi lavora con tanti grandi attori, ma principalmente con Alberto Sordi, Nino Manfredi e Vittorio Gassman. Con Sordi gira Il vedovo (1959), cinica satira di costume con Franca Valeri, mentre dirige Gassman ne Il mattatore (1960), film che vede la definitiva affermazione dell'attore genovese in ruoli comici, dopo l'exploit dei Soliti ignoti di Monicelli.
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