Lucio Dalla

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NATO IL 04-03-1943
MORTO IL 01-03-2012
Italia Lucio Dalla è stato un musicista, cantautore e attore italiano. Musicista di  formazione jazz, è stato uno dei più importanti, influenti e innovativi cantautori italiani di sempre. Alla ricerca costante di nuovi stimoli e orizzonti, si è addentrato con curiosità ed eclettismo nei più svariati generi musicali, collaborando e duettando con molti artisti di fama nazionale e internazionale
 
Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria  Grande Ufficiale (O.M.RI)

Pubblicato il 03/09/2012


Postato il 01/03/2024

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 01/03/2023

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 01/03/2022

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 01/03/2021

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 01/03/2020

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda.” (Ugo Foscolo)
Infinita Memoria
Postato il 01/03/2019

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda.” (Ugo Foscolo)
Infinita Memoria
Postato il 01/03/2018

“Una lacrima per i defunti evapora. Un fiore sulla loro tomba appassisce. Una preghiera per la loro anima la raccoglie Iddio” (infinitamemoria)
Infinita Memoria
Postato il 01/03/2017

Il ricordo dei defunti, la cura dei sepolcri e i suffragi sono testimonianza di fiduciosa speranza, radicata nella certezza che la morte non è l’ultima parola sulla sorte umana, poiché l’uomo è destinato ad una vita senza limiti, che ha la sua radice e il suo compimento in Dio. (Papa Francesco)
Infinita Memoria
 Pag.  di 2  

Lucio Dalla (Bologna, 4 marzo 1943 – Montreux, 1º marzo 2012) è stato un musicista, cantautore e attore italiano.
Musicista di formazione jazz, è stato uno dei più importanti, influenti e innovativi cantautori italiani di sempre. Alla ricerca costante di nuovi stimoli e orizzonti, si è addentrato con curiosità ed eclettismo nei più svariati generi musicali, collaborando e duettando con molti artisti di fama nazionale e internazionale. Autore inizialmente solo delle musiche si è riscoperto, in una fase matura, anche paroliere e autore dei suoi testi. Nell'arco della sua lunghissima carriera, che ha raggiunto i cinquant'anni di attività, ha sempre suonato da tastierista, sassofonista e clarinettista, sua grande passione fin da giovanissimo.
La sua copiosa produzione artistica ha attraversato numerose fasi, dalla stagione beat alla sperimentazione ritmica e musicale, fino alla canzone d'autore, arrivando a varcare i confini dell'Opera e della musica lirica; è stato inoltre un autore conosciuto anche all'estero, ed alcune sue canzoni sono state portate al successo tradotte in varie lingue, da Tutta la vita che Olivia Newton-John incise nel 1989 nel suo album The Rumour (tradotta da Davitt Sigerson) a 4/3/1943 che Chico Buarque De Hollanda tradusse in portoghese come Minha historia, da Se io fossi un angelo e Canzone, entrambe lanciate in spagnolo da Ana Belen (come Si Yo Fuera un Ángel e Cancion) a Caruso, incisa da moltissimi artisti tra cui Julio Iglesias, Luciano Pavarotti, Enrique Candela (in spagnolo), Helmut Lotti (in inglese), Mireille Mathieu (in francese), Richard Galliano (strumentale)

Biografia
Data la lunga carriera e la continua capacità di sperimentare e rinnovarsi, la musica di Lucio Dalla è sempre sfuggita a qualsiasi tipo di etichettatura o classificazione . Per facilitarne meglio la comprensione, tutta la sua produzione può essere racchiusa in quattro grandi periodi: le origini e il periodo sanremese (tra il 1962 e il 1972 con il gruppo musicale "Gli Idoli"), la collaborazione con Roversi (tra il 1973 e il 1976), la maturità artistica (tra il 1977 e il 1996) e la fase pop degli ultimi anni, alternata da varie incursioni nella musica colta e accademica.

L'infanzia
Figlio del bolognese Giuseppe Dalla, direttore in città del club di tiro a volo (sarà citato in "Come è profondo il mare": "Babbo, che eri un gran cacciatore di quaglie e di fagiani..."), e della sarta e casalinga Iole Melotti (ritratta nella copertina dell'album "Cambio"), Dalla trascorre la prima parte dell'infanzia nella sua Bologna. Quando nel 1950, il padre morì, stroncato da un tumore, la madre decise di istruirlo presso il Collegio Vescovile "Pio X" di Treviso, dove trascorse le scuole elementari e dove iniziò ad esibirsi nelle varie recite scolastiche. Dalla, più avanti tornerà a parlare della morte del padre, in un'intervista rilasciata nei primi anni ottanta: "Avevo sette anni...provai la sensazione struggente di una perdita che mi consentiva di dire a me stesso con pietà e tenerezza: da oggi sei solo come un cane. Ancora: "Così ho imparato a fare della mia vita un modello di solitudine, cioè a cercarmela, a organizzarmela, a viverla, questa mia solitudine, come un momento di benessere profondo, necessario per una corretta lettura dell'esistenza". Mentre cresceva la sua passione per il teatro nelle recite parrocchiali, la leggenda vuole che Padre Pio, cercò di dissuaderlo dal continuare la carriera artistica, ma lui avvertì sempre più forte il richiamo del palco.

Tra l'altro suo zio Ariodante Dalla, è stato un cantante melodico molto popolare negli anni quaranta e cinquanta, e proprio all'inizio di quest'ultimi, il piccolo Dalla imparò a suonare la fisarmonica. Anche in merito a questo Dalla ha più volte ricordato come sua madre fosse convinta di avere un figlio geneticamente portato per lo spettacolo e l'arte, non ostacolandolo mai nei suoi propositi di entrare nel mondo della musica:" Avevo undici anni, quando mia madre, donna strana, una stilista che non sapeva mettere un bottone, mi portò in un istituto psicotecnico di Bologna, per un test sulle mie attitudini, risultò che ero un mezzo deficiente". Ancora:" Mia madre sospettava fossi un genio, anche per questo mi lasciò partire a quindici anni per Roma". Il percorso scolastico di Dalla, infatti, non fu mai lineare: terminate le scuole dell'obbligo iniziò prima ragioneria, passando poi al liceo classico e infine al liceo linguistico. "A scuola andavo male, ricorderà l'artista, nel 2001, in un'intervista a Repubblica, preferivo andare in giro a suonare, a 17 anni, ero già a Roma a fare musica".

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