Luciano Pavarotti (Modena, 12 ottobre 1935 – Modena, 6 settembre 2007) è stato un tenore italiano
È stato tra gli artisti italiani più apprezzati in tutto il mondo grazie alle sue capacità vocali e musicali, nonché per una riuscita gestione del proprio
look e della propria immagine mediatica. Dopo Enrico Caruso, Franco Corelli, Mario del Monaco e Carlo Bergonzi, e prima di Andrea Bocelli, è stato uno dei cantanti lirici italiani di massima notorietà a livello mondiale. Con il
Pavarotti & Friends e le sue numerose collaborazioni (fra le quali è da ricordare in particolare la costituzione del gruppo de
Tre Tenori, con Plácido Domingo e José Carreras), ha consolidato una popolarità che gli ha dato fama mondiale anche al di fuori dell'ambito musicale.
Carriera
Luciano Pavarotti era figlio di Fernando Pavarotti (1912-2002) e Adele Venturi (1915-2002), dal cui matrimonio nacque anche la sua sorella minore, Gabriella. Il padre faceva il panettiere nell'arma dei Carabinieri, e si dilettava a cantare a livello amatoriale in una piccola associazione di coristi non professionisti, la «Corale Gioachino Rossini» di Modena e trasmise al figlio la passione per l'opera lirica, trovando nel giovane altrettanto interesse.
Il giovane Pavarotti decise di non intraprendere subito una carriera musicale vera e propria, evitando così il conservatorio di musica. Per un lungo periodo invece dedicò i suoi studi all'insegnamento, per diventare un insegnante di educazione fisica ed insegnare in seguito alle scuole elementari per due anni, dopo essersi iscritto nell'istituto magistrale di Modena (la stessa scuola frequentata anche da Francesco Guccini).
Pur proseguendo la sua attività nell'insegnamento, non aveva abbandonato gli studi di canto con il tenore Arrigo Pola (di cui manterrà canoni e principi nella sua futura carriera) e alla partenza di questi per il Giappone, tre anni dopo, proseguì la sua preparazione con il maestro Ettore Campogalliani, con il quale perfezionò la tecnica del fraseggio e della concentrazione. Per sua stessa ammissione, i due sono restati per sempre i suoi unici e onorati maestri.
Negli anni successivi, entrato a pieno regime nel mondo della lirica e sempre continuando i suoi studi canori, il giovane tenore ottenne un primo successo musicale in una delle sue esibizioni con il padre in Galles, nel corso del Festival di Llangollen dove si aggiudicò il primo premio.
L'affermazione
Nel 1961 ottiene il primo riconoscimento personale, nel Concorso Internazionale Achille Peri. La vittoria di questo concorso consentì al giovane Pavarotti di esibirsi davanti al grande pubblico, come il 29 aprile 1961 quando ottenne la sua consacrazione artistica salendo sul palcoscenico del Teatro Municipale di Reggio Emilia per interpretare il ruolo di Rodolfo ne La Bohème di Puccini, diretta da Francesco Molinari Pradelli.
Per ammissione dello stesso tenore, l'opera pucciniana è rimasta quella più rappresentativa del suo repertorio, tanto che Rodolfo sarebbe divenuto nel corso della sua carriera una sorta di suo --ego sul palco.
La messa in scena de La Bohème fu riproposta in diverse città d'Italia ed ebbe addirittura alcune richieste all'estero; Pavarotti interpretava inoltre il ruolo del Duca di Mantova nel Rigoletto, a Carpi, a Brescia e al Teatro Massimo di Palermo, dove, sotto la direzione del maestro Tullio Serafin, ottenne un buon successo e consacrò la sua figura di tenore in tutta Italia. Sempre nel 1961 è Alfredo Germont ne La traviata nella tournée a Belgrado del Teatro La Fenice di Venezia.
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