Lucio Battisti (Poggio Bustone, 5 marzo 1943 – Milano, 9 settembre 1998) è stato un compositore, cantautore, produttore discografico e polistrumentista italiano. È considerato una delle massime personalità nella storia della musica leggera italiana sia come autore ed interprete della propria musica, sia come autore per altri artisti. In tutta la sua carriera ha venduto oltre 25 milioni di dischi.
La sua produzione ha impresso una svolta decisiva al pop e al rock italiani: da un punto di vista strettamente musicale, Lucio Battisti ha personalizzato e innovato in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica.
Grazie ai testi scritti da Mogol, Battisti ha rilanciato temi ritenuti esauriti o difficilmente rinnovabili, quali il coinvolgimento sentimentale e i piccoli avvenimenti della vita quotidiana; ha saputo esplorare anche argomenti del tutto nuovi e inusuali, a volte controversi, spingendosi fino al limite della sperimentazione pura nel successivo periodo di collaborazione con Pasquale Panella
Biografia
Lucio Battisti nacque a Poggio Bustone (Provincia di Rieti) alle 13:30 del 5 marzo 1943 (un giorno dopo rispetto al collega ed omonimo Dalla), nella casa di via Roma 40, secondo figlio di Alfiero (1913 – 2008) e Dea Battisti (1917 – 1983). La famiglia era completata dalla sorella Albarita (1946 – 2003), mentre il primogenito, anch'egli di nome Lucio, morì nel 1942 a 2 anni di età.
Esordi
1943-1962: infanzia e adolescenza
Nel 1947 la sua famiglia si trasferì nella frazione Vasche del comune di Castel Sant'Angelo, sempre in provincia di Rieti, e nel 1950 a Roma in via Sondrio n° 21. A seguito della promozione in terza media, oppure della licenza media, Lucio chiese ai suoi genitori di avere una chitarra. L'interesse per lo strumento fu dovuto anche all'influenza di due ragazzi che abitavano nel suo condominio, da cui aveva sentito suonare i primi brani stranieri di rock - roll arrivati in Italia. Secondo i vari racconti delle primissime esperienze musicali di Battisti (spesso poco attendibili e misti a leggende), ad insegnargli a suonare la chitarra fu il «pazzo del paese» o l'elettricista di Poggio Bustone, Carlo Di Salvio; quello che è sicuro, in ogni caso, è che l'apporto principale fu quello di autodidatta.
L'interesse per la chitarra, dopo il periodo iniziale, -ò via via calando, ma ci fu un notevole ritorno di fiamma nel 1961. Questa passione lo portò a trascurare gli studi (che sosteneva presso l'Istituto Tecnico Industriale Galileo Galilei), suscitando la rabbia del padre Alfiero che, secondo la leggenda, arrivò a sfasciargli la chitarra in testa. Indipendentemente dalla veridicità della leggenda, Alfiero minacciò Lucio di non firmare la sua esenzione dalla leva militare (a cui aveva diritto in quanto figlio di un invalido di guerra) se non si fosse diplomato; alla fine, Lucio promise di impegnarsi a prendere il diploma, alla condizione che lui firmasse l'esenzione e gli concedesse i due anni, che avrebbe dovuto impiegare nel servizio militare, per provare a guadagnarsi da vivere con la musica. Il patto fu accettato, e nel luglio del 1962 Battisti, come da promessa, si diplomò perito elettrotecnico.
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