Oskar Schindler (Svitavy, 28 aprile 1908 – Hildesheim, 9 ottobre 1974) è stato un imprenditore tedesco.
È ricordato per aver salvato durante la seconda guerra mondiale più di 1 000 ebrei dallo sterminio della Shoah, nonostante non si conosca il numero esatto, secondo alcune fonti furono tra i 1 200 e i 1 300. Schindler utilizzò il pretesto di impiegarli come personale necessario allo sforzo bellico presso la sua fabbrica di utensili, la D.E.F. (Deutsche Emaillewaren-Fabrik), situata in via Lipowa n. 4, nel distretto industriale di Zablocie, a Cracovia.
L'intera vicenda fu divulgata al grande pubblico grazie all'incontro tra lo scrittore australiano Thomas Keneally e il negoziante Leopold Pfefferberg (detto Poldek), un sopravvissuto allo sterminio grazie a Schindler e del quale, dopo la guerra, divenne fraterno amico. Keneally fu colpito dalla storia e, stabiliti vari contatti con gli altri Schindlerjuden (gli "ebrei di Schindler"), nel 1982 scrisse il romanzo La lista di Schindler da cui, successivamente, fu tratto il celebre film del 1993 Schindler's List - La lista di Schindler, diretto da Steven Spielberg.
Biografia
I primi anni
Oskar fu il primogenito di una famiglia di tedeschi sudeti, Johann Hans Schindler, imprenditore agricolo, e Franziska "Fanny" Schindler Luser. Ebbe solo una sorella, Elfriede, nata il 7 marzo 1915 (morta nel 1955). Amico di una famiglia ebrea vicina di casa, intraprese gli studi tecnici, da cui fu espulso nel 1924 per aver falsificato una pagella. Riuscì a conseguire il diploma qualche anno più tardi. Appassionato di donne e di motociclette, nel 1927 acquistò una Guzzi 250, con cui fece anche delle gare locali. Poi, nel 1928, si innamorò della connazionale Emilie Pelzl, che sposò il 6 marzo dello stesso anno. Tuttavia, non si rivelerà un matrimonio felice, per via delle infedeltà di Oskar; i due non avranno figli.
In questo periodo, cominciò a intraprendere varie professioni, tra le quali il tecnico alla Moravian Electrotechnic, quindi gestore di una scuola guida, poi rappresentante di commercio. Nel 1930 partì per il reggimento di fanteria della 31ª Armata dell'esercito ceco. Al ritorno dal servizio militare, trovò impiego alla Jarslav Simek Bank. Nel 1932, Schindler fu arrestato più volte per ubriachezza, oltre ad intraprendere una relazione extraconiugale con tal Aurelie Schlegel, che gli diede una figlia, Emily (1933) e Oskar Jr. (1935), quest'ultimo mai riconosciuto dal padre.
Il 1935 fu un anno di crisi: suo padre Johann, alcolizzato, abbandonò la moglie, per poi morire qualche mese dopo. Nel frattempo, le scarse risorse economiche lo portarono ad un avvicinamento in politica, diventando prima membro del Partito dei Tedeschi dei Sudeti, mentre l'anno dopo fu reclutato dall'Abwehr, il servizio segreto militare del partito nazista tedesco, ai fini di spionaggio industriale nei confronti delle ferrovie e delle industrie cecoslovacche, in previsione dell'occupazione tedesca della zona, che avvenne nel settembre 1938. Per tal motivo, il 18 luglio dello stesso anno venne arrestato dal governo ceco.
Quasi sull'orlo di una condanna a morte, venne invece rilasciato pochi mesi dopo, quando il trattato di Monaco sancì l'annessione della Cecoslovacchia alla Germania nazista. Nel 1939, divenne ufficialmente membro del Partito Nazista tedesco, con una promettente carriera nell'Abwehr, che gli procurò amicizie influenti non solo nella Gestapo, ma in tutto l'ambiente industriale, economico e politico tedesco, oltre ad una rapida ascesa economica. Si trasferì quindi con la moglie a Ostrava, ai confini con la Polonia, dove conobbe il contabile ebreo Itzhak Stern.
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