Mariangela Melato (Milano, 19 settembre 1941 – Roma, 11 gennaio 2013) è stata un'attrice italiana
Biografia
Nata a Milano nel 1941, figlia di un vigile urbano e di una sarta. Sorella dell'attrice e cantautrice Anna Melato, da giovanissima studiò pittura all'Accademia di Brera, disegnando manifesti e lavorando come vetrinista a La Rinascente per pagarsi i corsi di recitazione di Esperia Sperani. Nel 1960, non ancora ventenne, entrò nella compagnia di Fantasio Piccoli, esordendo come attrice in Binario cieco di Carlo Terron, rappresentato al Teatro Stabile di Bolzano.
Dal 1963 al 1965 lavorò con Dario Fo in Settimo: ruba un po' meno e La colpa è sempre del diavolo. Nel 1966 fu ingaggiata dallo Stabile di Trieste e nel 1967 lavorò con Luchino Visconti ne La monaca di Monza. Nel 1968 la sua affermazione definitiva nella propria attività teatrale ne l'Orlando furioso di Luca Ronconi, ma ebbe successo anche nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Alleluia brava gente (1971).
Nel cinema, dopo l'esordio nel film Thomas e gli indemoniati (1970) di Pupi Avati (con cui tornò a lavorare dieci anni dopo in Aiutami a sognare), alternò ruoli drammatici (La classe operaia va in paradiso, 1971, e Todo modo, 1976, di Petri; Caro Michele, 1976, di Monicelli; Oggetti smarriti, 1979, e Segreti segreti, 1985, di Giuseppe Bertolucci; Dimenticare Venezia, 1979, e Il buon soldato, 1982, di Franco Brusati; Figlio mio, infinitamente caro..., 1985, di Valentino Orsini) a quelli da commedia, come in Mimì metallurgico ferito nell'onore (1972), Film d'amore e d'anarchia (1973) e Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto (1974) di Lina Wertmüller; Casotto (1977) e Mortacci (1988) di Sergio Citti.
La sua carriera e la sua indole rimangono comunque indissolubilmente legati al mondo del teatro. Qui affrontò personaggi di grande impegno nelle tragedie Medea (1986) e Fedra (1987) di Euripide e nelle commedie Il caso di Alessandro e Maria (1982) di Gaber e Luporini, Vestire gli ignudi di Pirandello (1990) e La bisbetica domata di Shakespeare (1992).
Negli anni novanta e Duemila lavorò per la televisione (Scandalo, 1990, Una vita in gioco, 1991, Due volte vent’anni, 1995, L'avvocato delle donne, 1997; Rebecca, la prima moglie, 2008; Filumena Marturano, 2010) ed è proseguito il suo impegno teatrale, spesso in collaborazione con il Teatro Stabile di Genova (Il lutto si addice ad Elettra, 1996; La dame de Chez Maxim, 1998; Fedra, 1999; Un amore nello specchio e Madre Coraggio, 2002; La Centaura, 2004; Chi ha paura di Virginia Woolf?, 2005; Il dolore, 2010); mentre per il cinema recitò in La fine è nota (1993) di Cristina Comencini, Panni sporchi di Mario Monicelli, Un uomo perbene di Maurizio Zaccaro (1999) e Vieni via con me (2005) di Carlo Ventura e partecipò al documentario su Alda Merini, Una donna sul palcoscenico (2009) di Cosimo Damiano Damato, presentato alle Giornate degli Autori della 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, recitando alcune poesie inedite della grande poetessa milanese.
Compagna per molti anni dello showman Renzo Arbore, malata da tempo di tumore al pancreas, è deceduta l'11 gennaio 2013 in una clinica romana all'età di 71 anni. I funerali sono stati celebrati il giorno seguente nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, detta anche Chiesa degli artisti, a Roma. A ricordarla, sul sagrato della chiesa, per volere della stessa Melato, Emma Bonino, con la quale l'attrice si era più volte apertamente schierata.
L'urna con le ceneri di Mariangela Melato è rimasta nelle mani degli eredi della sorella Anna e dei suoi cari nipoti
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