Francesco Rosi

+ Condividi
NATO IL 15-11-1922
MORTO IL 10-01-2015
Italia Francesco Rosi è stato un regista e sceneggiatore italiano Infinita Memoria ha realizzato questo Memorial, per omaggiare un Uomo che attraverso il merito della sua opera si è distinto, ricoprendo un ruolo importante nella vita sociale culturale del Paese. E’stato quindi doveroso da parte nostra, erigere un monumento alla memoria, la dove poter indirizzare i nostri Infiniti ringraziamenti

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di gran croce (O.M.R.I)
 
Pubblicato il 10/01/2015


Postato il 10/01/2024

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 10/01/2023

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 10/01/2022

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 10/01/2021

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 10/01/2020

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda.” (Ugo Foscolo)
Infinita Memoria
Postato il 10/01/2019

“Una lacrima per i defunti evapora. Un fiore sulla loro tomba appassisce. Una preghiera per la loro anima la raccoglie Iddio” (infinitamemoria)
Infinita Memoria
Postato il 10/01/2018

“Una lacrima per i defunti evapora. Un fiore sulla loro tomba appassisce. Una preghiera per la loro anima la raccoglie Iddio” (infinitamemoria)
Infinita Memoria
Postato il 10/01/2017

Il ricordo dei defunti, la cura dei sepolcri e i suffragi sono testimonianza di fiduciosa speranza, radicata nella certezza che la morte non è l’ultima parola sulla sorte umana, poiché l’uomo è destinato ad una vita senza limiti, che ha la sua radice e il suo compimento in Dio. (Papa Francesco)
Infinita Memoria
 Pag.  di 2  
Francesco Rosi (Napoli, 15 novembre 1922 – Roma, 10 gennaio 2015) è stato un regista e sceneggiatore italiano.

Biografia
Formazione

Durante la seconda guerra mondiale fu compagno di liceo di Giorgio Napolitano[2], in seguito studiò Giurisprudenza per intraprendere poi una carriera come illustratore di libri per bambini; contemporaneamente iniziò a lavorare per Radio Napoli, dove intrecciò amicizia con Raffaele La Capria, Aldo Giuffré e Giuseppe Patroni Griffi, con i quali in seguito avrebbe collaborato spesso.
Nel 1946 iniziò la sua carriera nel mondo dello spettacolo come assistente di Ettore Giannini per l'allestimento teatrale di 'O voto di Salvatore Di Giacomo. Fu aiuto regista di Luchino Visconti per i film La terra trema (1948) e Senso (1953), e dopo varie sceneggiature (Bellissima, 1951, Processo alla città, 1952) girò alcune scene del film Camicie rosse (1952) di Goffredo Alessandrini. Nel 1956 co-diresse con Vittorio Gassman il film Kean - Genio e sregolatezza.

Solo nel 1958 poté dirigere il suo primo lungometraggio, La sfida, che ottenne consenso di critica e pubblico. L'anno successivo diresse Alberto Sordi in I magliari (1959), nel quale l'attore romano è un immigrato in Germania, che fa la spola tra Amburgo e Hannover e che si scontra con un boss napoletano per il controllo del mercato delle stoffe.

Il film-inchiesta
Inaugurò il florido filone dei film-inchiesta ripercorrendo, attraverso una serie di lunghi flashback, la vita di un malavitoso siciliano in Salvatore Giuliano (1962); l'anno successivo diresse Rod Steiger ne Le mani sulla città (1963), nel quale denunciava con coraggio le collusioni esistenti tra i diversi organi dello Stato e lo sfruttamento edilizio a Napoli. La pellicola fu premiata con il Leone d'Oro al Festival di Venezia. Questi due film sono generalmente considerati i capostipiti del cinema ad argomento politico, che che vide spesso, successivamente, la recitazione duttile e spontanea di Gian Maria Volontè.
Dopo Il momento della verità (1965), Rosi si concesse una migrazione in un film favolistico C'era una volta... (1967), con Sophia Loren e Omar Sharif, fresco del successo ottenuto dal film Il dottor Zivago (1966), anche se Rosi aveva inizialmente richiesto per la parte Marcello Mastroianni.



Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Continua a leggere it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Rosi