Paolo Villaggio

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NATO IL 30-12-1932
MORTO IL 03-07-2017
Italia Paolo Villaggio è stato un attore, comico, scrittore e sceneggiatore italiano. Ha interpretato personaggi legati a una comicità paradossale e grottesca, come il professor Kranz e il timidissimo Giandomenico Fracchia, è noto al grande pubblico per la creazione letteraria e la seguente trasposizione cinematografica (in dieci pellicole) del ragionier Ugo Fantozzi.
Pubblicato il 03/07/2017


Postato il 03/07/2017

Commosso il saluto di Anna Mazzamauro, che nella saga di Fantozzi interpretava l'irraggiungibile signorina Silvani. "È morta anche la mia giovinezza. Fantozzi è stato l'unico uomo che mi abbia veramente amato. Anna Silvani" (Anna Mazzamauro)
Fausto
Postato il 03/07/2017

"Ricordo Paolo Villaggio. Talento comico straordinario ha insegnato a generazioni di italiani a riconoscere i propri tic". Cosi' il premier Paolo Gentiloni esprime su twitter il suo cordoglio.
Dario K.
Postato il 03/07/2017

Addio a un grande ligure e un grande genovese. Ci hai fatto ridere e riflettere come pochi. Ciao Paolo e grazie di tutto". Lo scrive su Twitter Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, commentando la scomparsa di Paolo Villaggio.
Barti Rosa
Postato il 03/07/2017

Il tuo personaggio ha accompagnato la mia infanzia e quello di tutti gli italiani. Grazie per averci fatto ridere. Ciao Paolo R.I.P
gigliola
Postato il 03/07/2017

« Il comico non diventa mai adulto, resta sempre un bambino. » (Paolo Villaggio)
Germano
Paolo Villaggio (Genova, 30 dicembre 1932 – Roma, 3 luglio 2017) è stato un attore, comico, scrittore e sceneggiatore italiano.

Ha interpretato personaggi legati a una comicità paradossale e grottesca, come il professor Kranz e il timidissimo Giandomenico Fracchia, è noto al grande pubblico per la creazione letteraria e la seguente trasposizione cinematografica (in dieci pellicole) del ragionier Ugo Fantozzi. All'attività comica fanno eco quella di scrittore e musicista: la prima cominciata proprio con un libro su Fantozzi, al quale seguiranno altri otto sul ragioniere, e altri libri di carattere satirico.

Ha recitato in parti più drammatiche, partecipando a film di registi come Federico Fellini, Marco Ferreri, Lina Wertmüller, Ermanno Olmi e Mario Monicelli. Nel 1992, in occasione della 49ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, riceve il Leone d'oro alla carriera. Nell'agosto del 2000 gli viene assegnato al Festival del cinema di Locarno il Pardo d'onore alla carriera.

Biografia
L'infanzia e il periodo giovanile

Nasce nel capoluogo ligure il 30 dicembre del 1932, fratello gemello di Piero Villaggio (1932 - 2014), futuro docente alla Scuola normale superiore di Pisa. Il padre Ettore (1905 – 1992) è un ingegnere edile palermitano[4], mentre la madre Maria (1905 – 1998), di origini veneziane, è un'insegnante di lingua tedesca. Frequenta le elementari nella scuola Diaz a Genova, assieme al fratello e al futuro dirigente FIAT, Paolo Fresco. Gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza verranno spesso raccontati dall'attore nella sua pièce teatrale intitolata Delirio di un povero vecchio.

Tra i tanti aneddoti si ricordano: lo sbarco delle forze alleate, lo stupore nel trovarsi per la prima volta di fronte a soldati stranieri e soprattutto l'assaggiare bevande e pietanze (come coca-cola e cibi in scatola), che per un adolescente italiano dell'epoca erano del tutto inusuali. La famiglia Villaggio, pur essendo agiata e dell'alta borghesia genovese, subisce ugualmente le ristrettezze e le privazioni causate dalla seconda guerra mondiale.

A tal proposito, in un'intervista a Repubblica, ha dichiarato: «La guerra fu un incubo che si materializzò il 2 febbraio del 1941. A scuola, io e mio fratello gemello, sentivamo la lezione del maestro. A un certo punto avvertimmo sopra la testa come il rumore clamoroso di un treno. Era una salva da 381 mm che la marina britannica aveva sparato dal largo di Portofino. Solo che sbagliò bersaglio. La bomba centrò il quartiere dove eravamo tutti noi, devastando case e persone. Uscimmo, io e mio fratello, tenendoci per mano. Lo spettacolo era terribile. Vedemmo i cadaveri di due donne e un mulo morto. La notte non riuscimmo a prendere sonno. Fu la prima volta che sentimmo nostro padre imprecare contro la guerra».

Dopo aver frequentato il liceo classico "Andrea Doria", comincia all'università di Genova gli studi di Giurisprudenza che abbandona per dedicarsi a svariati impieghi. Sono questi gli anni in cui comincia a seguire la società calcistica della Sampdoria, squadra di cui è rimasto grande tifoso. Nel 1954, al Lido di Genova, incontra Maura Albites, che verso la fine degli anni cinquanta diverrà sua moglie e dalla quale avrà due figli: Elisabetta (1959) e Pierfrancesco (1965, comparso successivamente in alcune pellicole del padre).

Dopo gli studi ha diverse esperienze lavorative: da cameriere a speaker della BBC a Londra, fino a diventare cabarettista e intrattenitore sulle navi della Costa Crociere, insieme con l'amico Fabrizio De André. Negli anni sessanta viene assunto, come impiegato, in una delle più importanti industrie impiantistiche italiane, la Cosider, dove era addetto all'organizzazione di eventi aziendali tra i quali lo scambio di doni natalizi tra dirigenti e la premiazione dei dipendenti meritevoli; da questa esperienza lavorativa trarrà l'ispirazione per creare il personaggio del ragioner Ugo Fantozzi, che in seguito lo renderà molto popolare.


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