Severino Gazzelloni, nato Severino Gazzellone (Roccasecca, 5 gennaio 1919 – Cassino, 21 novembre 1992), è stato un flautista italiano.
È stato uno dei primi pionieri della riscoperta moderna in Italia del flauto, strumento che, grazie alla straordinaria figura dell'artista, ha iniziato gradualmente ad ottenere larga e condivisa considerazione in virtù delle sue peculiari caratteristiche di agilità, bellezza del suono e larghe possibilità d'uso nell'impiego solistico, particolare quest'ultimo che Gazzelloni considerava fermamente e in modo duraturo nel tempo.
Biografia
Nacque a Roccasecca, in provincia di Frosinone, in una modesta famiglia. Figlio di un sarto, Giuseppe, che suonava il bombardino nella banda del posto, il piccolo Gazzellone (Severino modificò in seguito il cognome paterno), già a sette anni faceva parte della stessa come flautista.
In seguito suonò in diverse bande di svariati luoghi e iniziò gli studi all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma nell'anno 1934, diplomandosi nel 1942 sotto la guida di Arrigo Tassinari. Durante la guerra cominciò la carriera musicale esibendosi nell'orchestra ritmo-sinfonica di Alberto Semprini e presso il teatro Odescalchi nella compagnia di avanspettacolo di Macario. Nel 1944 entrò nell'Orchestra sinfonica della RAI di Roma (allora Orchestra di Radio Roma, diretta da Fernando Previtali), di cui divenne in seguito primo flauto e con la quale collaborò per un trentennio. La sua carriera come solista iniziò ufficialmente nel 1945 con un'avventurosa tournée a Belgrado, ma in Italia debuttò nel 1947, al Teatro Eliseo di Roma, in un recital con l'arpista A. Soriani. Tramite Maderna Gazzelloni si avvicinò, qualche anno più tardi, alla Neue Musik.
Dal 1952 Gazzelloni partecipò agli Internationale Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt, insegnandovi ininterrottamente il flauto dal 1956 al 1966. In quegli anni strinse rapporti professionali con i maggiori esponenti della nuova avanguardia come Pierre Boulez, Karlheinz Stockhausen, Luigi Nono, Franco Donatoni, Olivier Messiaen, John Cage, Luciano Berio e Sylvano Bussotti.
Grazie alla vastità del repertorio, che spaziava dalla musica classica a quella leggera e popolare, e all'abilità unanimemente riconosciuta, Severino Gazzelloni arrivò presto ad avere una grandissima fama, sempre accompagnata da un attaccamento alla propria terra, contribuendo ad una ampia diffusione dello strumento sul territorio italiano. Morì nel 1992
Per la sua bravura e personalità esecutiva fu attribuito a Gazzelloni il soprannome di "flauto d'oro", e un flauto d'oro egli effettivamente usava per esibirsi (circondato alla base da una piccola vera di diamanti), costruito a mano esclusivamente per lui da un artigiano tedesco.
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