Nino Manfredi

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NATO IL 22-03-1921
MORTO IL 04-06-2004
Italia Nino Manfredi, pseudonimo di Saturnino Manfredi è stato un , regista, sceneggiatore , scrittore e cantante italiano, attivo in tutti i campi dell'arte recitativa: teatro, cinema, televisione, radio, doppiaggio e pubblicità. Con Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni è stato uno dei "mostri sacri" della commedia all'italiana

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria  Cavaliere dell' O.M.R.I
 
Pubblicato il 01/09/2012


Postato il 04/06/2023

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 04/06/2022

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 04/06/2021

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 04/06/2020

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 04/06/2019

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda.” (Ugo Foscolo)
Infinita Memoria
Postato il 04/06/2018

“Una lacrima per i defunti evapora. Un fiore sulla loro tomba appassisce. Una preghiera per la loro anima la raccoglie Iddio” (infinitamemoria)
Infinita Memoria
Postato il 04/06/2017

Il ricordo dei defunti, la cura dei sepolcri e i suffragi sono testimonianza di fiduciosa speranza, radicata nella certezza che la morte non è l’ultima parola sulla sorte umana, poiché l’uomo è destinato ad una vita senza limiti, che ha la sua radice e il suo compimento in Dio. (Papa Francesco)
Infinita Memoria
Postato il 04/06/2016

“Sappiate che nulla di ciò che ha radice nel cuore è perduto o verrà dimenticato”.
Infinita Memoria
 Pag.  di 2  

Nino Manfredi, pseudonimo di Saturnino Manfredi (Castro dei Volsci, 22 marzo 1921 – Roma, 4 giugno 2004), è stato un , regista, sceneggiatore , scrittore e cantante italiano, attivo in tutti i campi dell'arte recitativa: teatro, cinema, televisione, radio, doppiaggio e pubblicità.
Con Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni è stato uno dei "mostri sacri" della commedia all'italiana

L'infanzia e la giovinezza
Nasce a Castro dei Volsci, in provincia di Frosinone, il 22 marzo 1921 da Romeo e da Antonina Porfili, in una famiglia di origine contadina. Il suo vero nome è Saturnino.
Il padre, arruolato in Pubblica Sicurezza, dove raggiunge il grado di maresciallo, nei primi anni trenta viene trasferito a Roma, dove Nino e il fratello minore Dante trascorrono l'infanzia nel popolare quartiere di San Giovanni e frequentano le scuole secondarie. Dopo le scuole medie Nino si iscrive come semiconvittore al Collegio Santa Maria, da dove scappa varie volte, finché è costretto a proseguire gli studi da privatista. Nel 1937 si ammala gravemente di pleurite bilaterale e resta a lungo in sanatorio. Qui impara a suonare un banjo da lui stesso costruito ed entra nel complessino a plettro dell'ospedale.

Per accontentare la famiglia nell'ottobre del 1941 si iscrive alla facoltà di giurisprudenza, ma già nello stesso anno dimostra interesse e una innata propensione per il palcoscenico, esordendo come presentatore e attore nel teatrino della parrocchia della Natività in via Gallia.
Dopo l'8 settembre 1943, per evitare l'arruolamento, si rifugia per un anno con il fratello in montagna, sopra Cassino; rientrato a Roma nel 1944 riprende gli studi universitari e, contemporaneamente, si iscrive all'Accademia nazionale d'arte drammatica.

Gli inizi come attore drammatico
Nell'ottobre del 1945 si laurea con una tesi in diritto penale (93 punti su 110), senza mai esercitare la professione, e nel giugno del 1947 si diploma all'Accademia. Nell'autunno dello stesso anno fa i suoi esordi al Teatro Piccolo di Roma, sotto la direzione del suo maestro Orazio Costa, nella Compagnia Maltagliati-Gassman, affiancato da Tino Buazzelli, recitando in testi perlopiù drammatici, in molti casi allestiti in prima assoluta per l'Italia, come Liliom di Ferenc Molnár, L'aquila a due teste di Jean Cocteau, Casa Monestier di Denis Amiel, Erano tutti miei figli di Arthur Miller e Scontro nella notte di Eugene Gladstone O'Neill.
Nella stagione 1948-1949 recita al Piccolo Teatro di Milano, sotto la regia di Giorgio Strehler, nei drammi shakespeariani Romeo e Giulietta, La tempesta e Riccardo II, insieme a grandi attori di prosa del calibro di Giorgio De Lullo, Edda Albertini e Lilla Brignone. Nella stagione 1952-1953 collabora col grande drammaturgo Eduardo De Filippo, portando in scena al Teatro Eliseo di Roma tre suoi atti unici, Amicizia, I morti non fanno paura e Il successo del giorno, recitandoli insieme conPaolo Panelli e Bice Valori.

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