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PROMEMORIA DI UN CALVARIO CHE HA PORTATO… ”MANUEL MORGANTI” ALLA SUA PREMATURO SCOMPARSA !!! Con Il presente promemoria espongo quanto segue: Mio figlio Manuel Morganti di anni 32, in aprile del 2014 per una infiammazione nella parte orbitale dell'occhio destro è stato indirizzato, dal suo medico curante, verso un Oculista della Clinica Sant’Anna che gli ha prescritto 2 punture al giorno per 3 giorni, di cortisone. La mattina del 4° giorno l'infiammazione era completamente guarita, ma il 5° giorno è riapparsa e lo stesso Oculista gli ha di nuovo prescritto 2 punture al giorno per 3 giorni, sempre a base di cortisone, ma l'infiammazione non guariva più, si è quindi ricorso alle cure del pronto soccorso dell'Ospedale Oftalmico di Roma che, dopo 4 ore di fila e 3 minuti di visita, gli ha prescritto 2 pasticche al giorno per altri 3 giorni, sempre a base di cortisone. Non trovando giovamenti si è ricorso ad un'altro Oculista, presso l'ospedale CTO di Roma il quale ha ritenuto che “il cortisone va normalmente somministrato per un periodo non inferiore a 5/7 giorni senza interruzione e che quindi, le prescrizioni fatte dai primi medici non erano adeguati. Il medico del CTO ha comunque prescritto a Manuel, l’analisi del sangue e una radiografia. Le analisi del sangue sono state eseguite presso l'Ospedale Spallanzani di Roma dove non è risultato nessuna malattia infettiva. A Manuel è stato comunque consigliato di rivolgersi al centro Oculistico dell'Ospedale Umberto 1° di Roma e, dopo alcune ore di visite e contro visite, è stato ricoverato per ulteriori accertamenti. Dopo 3 settimane circa di ricovero e di cure varie è stato dimesso con la diagnosi di una " Eritema Nodoso " per la quale, i medici hanno detto che era sufficiente il medico di Famiglia per le cure del caso. (Le condizioni cliniche che provocano in genere l’eritema nodoso comprende l’assunzione di alcuni farmaci) Ma nel Frattempo viene consigliato a Manuel di andare a fare una visita da una specialista dell'Ospedale Campus di Roma la quale, dopo essersi stupita dello stato, cui era ridotto il corpo di Manuel ha deciso di ricoverarlo. Dopo 5 giorni dal ricovero Manuel si sente dire dalla Dottoressa “, Bene bene Manuel vedo che vai molto meglio” e Manuel gli risponde “Come sto molto meglio? ma se non mi avete dato nessuna cura “. Comunque, alla fine viene comunicato a Manuel che sarebbe stato dimesso, preoccupato Manuel telefona al Fratello per dargli la notizia, che a sua volta manda una Mail alla dottoressa dicendogli “Dottoressa non è che farete lo stesso errore dell’ospedale Umberto, dimettendo Manuel senza una precisa diagnosi? Sta di fatto che dopo l’Email, la dottoressa diagnostica la presenza di un tumore rarissimo e sconosciuto nel sangue, che solo in seguito veniva precisato che c’era la presenza nel sangue di un “Linfoma Ti. Gamma Delta“. Dopo di che è stato deciso di dimetterlo, invitandolo a recarsi con “i vetrini “presso l'Ospedale di Tor Vergata, per le cure del caso. A Tor Vergata hanno subito deciso di passare ad una serie di Chemioterapia ambulatoriale, ma già dalla prima chemioterapia è stato evidenziato un peggioramento del caso, per il quale è stato ricoverato d’urgenza, dove è stato deciso di aumentare le dosi di chemio, ma dopo alcuni giorni di vani risultati, l’ospedale ha comunicato che era opportuno passare al trapianto del midollo. Ma anche il trapianto non ha dato i risultati positivi che si sperava, nel Frattempo l’ospedale ha consigliato di fare assistere Manuel da un Psicologo !!! L’ospedale Tor Vergata ha seguito Manuel per un anno circa, senza ottenere nessun miglioramento. Poi è arrivato il giorno in cui Manuel viene ricoverato per una crisi cardiaca e viene messo sotto Coma Farmacologico dove è stato assistito da un polmone artificiale che lo ha tenuto in vita per 15 giorni circa. Il 28 Luglio 2015 Manuel era stabile, il 29 luglio i battiti del cuore erano intorno ai 90, il 30 luglio i battiti sono saliti a 120 e il venerdì 31 luglio il cuore raggiuse i 155 battiti al minuto e nella serata ha smesso di battere. ORA IO MI CHIEDO… CI SONO, IN QUESTO MEMORIALE, DEGLI SPUNTI PER APRIRE UN’INDAGINE PER VERIFICARE SE CI SIA O MENO DEGLI ERRORI COMMESSI DA QUALCUNO ??? FACCIO 10 DOMANDE A ME STESSO … 1-L’oculista della clinica Sant’Anna ha fatto bene a dare solo 3 giorni di cortisone? 2-Lo stesso oculista dopo una interruzione di 2 giorni ha fatto bene a dare altri 3 giorni di cortisone? 3-Il medico del pronto soccorso dell’Oftalmico ha fatto bene a dare altri 3 giorni di cortisone? 4-L’oculista dell’ospedale CTO ha detto il vero, dicendo che il cortisone va dato normalmente per almeno 5/7 giorni? 5-L’ospedale Spallanzani nell’analizzare il sangue ha detto il vero dicendo che non vi era nessuna infezione nel sangue? 6-L’ospedale Umberto Primo nel ricoverare Manuel, dopo 3 settimane circa di ricerca e di cure ha fatto bene a dimettere Manuel, diagnosticandogli una malattia scaturita da una “Eritema Nodoso” per la quale bastava andare dal proprio medico di famiglia per le cure del caso? 7-La dottoressa del Campus ha fatto bene a ricoverare e poi a dimettere Manuel dopo circa 10 giorni consegnandogli i “Vetrini” invitandolo a recarsi all’ospedale Tor Vergata per le cure del caso? 8-L’ospedale Tor Vergata ha fatto bene a fare una Chemio… a Manuel, sulla base dei “Vetrini” dell’ospedale Campus di Roma? 9-Dopo la prima Chemio che ha peggiorato lo stato in cui si trovava Manuel… perché è stato deciso di raddoppiare la dose di Chemio? 10-Dopo una serie di Chemio… perché l’ospedale Tor Vergata ha deciso di fare il Trapianto del Midollo? La morte di “Manuel”… è o non è il culmine di una Mala Sanità? Queste domande avranno mai una risposta? Stanislao Morganti. 9 Agosto 2015.