Sauro Tomà (La Spezia, 4 dicembre 1925 – Torino, 10 aprile 2018) è stato un calciatore italiano, di ruolo difensore.
Biografia
È stato l'ultimo superstite del Grande Torino degli anni quaranta dopo la scomparsa del secondo portiere Renato Gandolfi, avvenuta il 30 aprile 2011.
Arrivò al Torino nel 1947 proveniente dallo Spezia e scampò alla tragedia di Superga a causa dei postumi di un infortunio al menisco, che lo costrinse al ritiro a soli trent'anni, nel 1955.
Carriera
Spezia
Nato a Rebocco, frazione della Spezia, iniziò la sua carriera calcistica nel Rapallo Ruentes,[2] e giocò nella Vogherese e poi nello Spezia, dopo essere stato notato da un dirigente della stessa durante una partita tra amici. Il ruolo che amava era quello di portiere, ma durante la selezione notò molti pretendenti per quel ruolo. Sostenne così la sua prova nel ruolo di terzino.
L'arrivo nel Torino
La sua classe venne notata dagli osservatori di molte squadre, tra cui la Juventus e il Genoa, ma fu Ferruccio Novo che contattò la dirigenza della squadra ligure convincedolo a far parte del Torino.
Il suo ingresso nel Torino non fu dei migliori: il suo trasferimento fu inizialmente bloccato per presunti problemi polmonari. Tuttavia la motivazione non resse, infatti Tomà si sottopose a visite mediche per proprio conto e dimostrò la sua ottima salute. Il fatto era che il Torino voleva provare a tornare indietro sulla sua scelta iniziale, in quanto considerava l'acquisto di Tomà troppo impegnativo (la contropartita era la cessione allo Spezia di cinque giocatori), ma Tomà l'ebbe vinta.
Dopo le immediate scuse di Novo, per Tomà iniziò la carriera nella squadra granata, con il ruolo di sostituto di Virgilio Maroso, vittima di continui problemi muscolari.
Il suo esordio fu eclatante in quanto tutti i principali giornali sportivi gli dedicarono molti articoli. Da ricordare le sue eccellenti prestazioni durante la tournée compiuta nel 1947 dal Torino in Brasile, dove Tomà divenne presto famoso e conosciuto sia dagli italiani che dagli stessi brasiliani.
Una grande amicizia lo legava a Valentino Mazzola. Il capitano fu la prima persona che Tomà conobbe appena arrivato a Torino. Infatti fu il giocatore ligure a stare molto vicino al suo capitano nel periodo in cui questi divorziò dalla prima moglie (fatto allora malvisto da tutti) per risposarsi in seconde nozze.
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