Rocco Chinnici

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NATO IL 19-01-1925
MORTO IL 29-07-1983
Italia Rocco Chinnici è stato un magistrato italiano, vittima di mafia...Chinnici ebbe l'idea di istituire una struttura collaborativa fra i magistrati dell'Ufficio (poi nota come "pool antimafia"). Entrarono a far parte della sua "squadra" alcuni giovani magistrati fra i quali Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Medaglia d'oro al valor civile - nastrino per uniforme ordinaria  Medaglia d'oro al valor civile

Pubblicato il 20/01/2014


Postato il 29/07/2024

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 29/07/2023

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 29/07/2022

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 29/07/2021

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 29/07/2020

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 29/07/2019

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda.” (Ugo Foscolo)
Infinita Memoria
Postato il 29/07/2018

“Una lacrima per i defunti evapora. Un fiore sulla loro tomba appassisce. Una preghiera per la loro anima la raccoglie Iddio” (infinitamemoria)
Infinita Memoria
Postato il 29/07/2017

Il ricordo dei defunti, la cura dei sepolcri e i suffragi sono testimonianza di fiduciosa speranza, radicata nella certezza che la morte non è l’ultima parola sulla sorte umana, poiché l’uomo è destinato ad una vita senza limiti, che ha la sua radice e il suo compimento in Dio. (Papa Francesco)
Infinita Memoria
 Pag.  di 2  
Rocco Chinnici (Misilmeri, 19 gennaio 1925 – Palermo, 29 luglio 1983) è stato un magistrato italiano, vittima di mafia.

Dagli studi alla toga
Fu alunno del liceo classico "Umberto I" a Palermo, presso il quale conseguì la maturità nel 1943. Si iscrisse poi alla facoltà di giurisprudenza dell'ateneo della stessa città, in cui si laureò il 10 luglio 1947. Durante gli studi, per alleviare l'impegno economico sostenuto dalla famiglia, aveva lavorato all'Ufficio del Registro di Misilmeri come procuratore. Qui conobbe anche Agata Passalacqua, giovane docente di scuola media che sarebbe divenuta sua moglie.
Entrò in Magistratura nel 1952, avendo come prima destinazione il tribunale di Trapani come uditore giudiziario. In seguito fu pretore a Partanna, dal 1954 al 1966, anno in cui pervenne a Palermo ove il 9 aprile prese servizio presso l'Ufficio Istruzione del Tribunale, nel ruolo di giudice istruttore
Nel 1970 gli fu assegnato il caso della cosiddetta "strage di viale Lazio", in cui figuravano molti nomi di criminali di mafia destinati a successiva maggior notorietà[4].
Nel 1975, giunto al grado di magistrato di Corte d'Appello, fu nominato Consigliere Istruttore Aggiunto. Divenne magistrato di Cassazione e Consigliere Istruttore dopo altri quattro anni e come tale, in quel 1979 in cui fu ucciso Cesare Terranova, fu chiamato alla carica di dirigente dell'Ufficio in cui già lavorava sull'onda dell'emozione per quel delitto "eccellente".

La lotta organizzata al crimine organizzato
Altri omicidi eccellenti seguirono non molto tempo dopo, nel 1980, quando la mafia uccise il capitano dei Carabinieri Emanuele Basile (4 maggio) e il procuratore Gaetano Costa (6 agosto), amico di Chinnici, con cui aveva condiviso indagini sulla mafia i cui esiti i due giudici si scambiavano in tutta riservatezza dentro un ascensore di servizio del palazzo di Giustizia. Dopo questo omicidio Chinnici ebbe l'idea di istituire una struttura collaborativa fra i magistrati dell'Ufficio (poi nota come "pool antimafia")[9], conscio che l'isolamento dei servitori dello stato li espone all'annientamento e che, in particolare per i giudici, li rende vulnerabili poiché uccidendo chi indaga da solo, si seppellisce con lui anche il portato delle sue indagini.
Entrarono a far parte della sua "squadra" alcuni giovani magistrati fra i quali Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Con quest'ultimo, per agra coincidenza, condivideva il giorno di nascita, il 19 gennaio. Altro avrebbe legato le tre figure qualche anno dopo.

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