Renzo Montagnani (Alessandria, 11 settembre 1930 – Roma, 22 maggio 1997) è stato un attore cinematografico italiano.
Biografia
Nato ad Alessandria da una famiglia di origini fiorentine, nipote di un facoltoso farmacista che aveva il suo negozietto in un vicolo del centro storico di Firenze, sulle orme del nonno, si laurea in farmacia. Appassionatosi di teatro durante il periodo universitario, in seguito si trasferisce a Milano intorno alla metà degli anni cinquanta, ed entra in varie compagnie teatrali, come quella di Enrico Viarisio e poi di Erminio Macario. A poco a poco si disinteressa del tutto a intraprendere il mestiere di farmacista e decide di fare l'attore. Nel 1959 si afferma come attore teatrale recitando I sogni muoiono all'alba, di Indro Montanelli (tre anni dopo verrà girato anche un film con lo stesso Montagnani protagonista) e Marescalco dell'Aretino. A Milano si impegna politicamente, anche come attore. Lo si ricorda in Tre ipotesi sulla morte di Pinelli e nel ruolo di Umberto Tancredi in Il delitto Matteotti di Elio Petri, con Gian Maria Volontè.
Agli inizi degli anni sessanta si trasferisce a Roma per intraprendere la carriera cinematografica e televisiva. Torna all'attività teatrale dopo aver incontrato Valeria Moriconi, ed entra a far parte del gruppo "La compagnia dei quattro", in cui milita per circa tre anni. Successivamente, Montagnani viene contattato per lavorare in televisione nel programma Milledischi, ove venivano presentate le novità di quel tempo della musica leggera. Dopo questa parentesi televisiva, si afferma anche come attore radiofonico, per la prosa e il varietà, in particolare nel programma notturno Buonanotte fantasma di e con Bibi Faller ed Emanuela Fallini.
« Amo il mio lavoro e lo faccio sempre con slancio. Non dico mai le battute del copione, anche perché spesso i copioni non esistono »
(Renzo Montagnani)
All'inizio degli anni ottanta Montagnani conquista la platea televisiva grazie alla sua interpretazione del personaggio di Don Libero nel varietà televisivo Ci pensiamo lunedì, diretto da Romolo Siena e condotto da Alida Chelli. Il personaggio, figura di sanguigno parroco toscano, verrà in seguito ribattezzato "Don Fumino" per via del suo intercalare: «Eh, io son fumino, se 'un le dico mi sento male!», e nel 1993 Montagnani interpreterà anche una sitcom omonima come protagonista.
Gran parte della sua notorietà è tuttavia legata alla sua partecipazione in numerosi film del filone della commedia sexy all'italiana, genere che gli diede notevole popolarità in quel periodo nonché il soprannome di "Ginecomico". Sebbene abbia recitato in questo filone già agli inizi degli anni settanta con il dittico Quando le donne avevano la coda e Quando le donne persero la coda e con i decamerotici Una cavalla tutta nuda e Jus primae noctis, l'attore si afferma sul finire del decennio con i cosiddetti film trash come Il ginecologo della mutua, La soldatessa alla visita militare, La soldatessa alle grandi manovre e L'insegnante va in collegio.
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