Giampiero Boniperti (Barengo, 4 luglio 1928 – Torino, 18 giugno 2021) è stato un calciatore, dirigente sportivo e politico italiano, di ruolo attaccante o centrocampista.
Il suo nome è indissolubilmente legato alla Juventus, cui è rimasto fedele dapprima per tutta la sua carriera agonistica — detenendo per molto tempo vari primati di presenze e reti — e poi dirigenziale — coincisa con alcuni dei massimi successi sportivi della formazione torinese —. Sia sul campo sia dietro la scrivania, è stata una della personalità più importanti nell'intera storia del movimento calcistico italiano.
Come giocatore ha fatto parte, assieme a John Charles e Omar Sívori, del cosiddetto Trio Magico, uno dei più prolifici reparti d'attacco ammirati nella massima serie italiana. Nel 2004 è stato inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori della storia, stilata in occasione del centenario della FIFA. Nel 2012 è entrato a far parte della Hall of Fame del calcio italiano tra i dirigenti.
Tra il 1994 e il 1999 ha ricoperto il ruolo di europarlamentare al Parlamento europeo.
Biografia
Suo figlio Giampaolo, dopo avere tentato dapprima la carriera di calciatore, con trascorsi nel settore giovanile della Juventus e poi nella prima squadra dei Toronto Blizzard, è stato in seguito dirigente del club bianconero; il figlio di questi, Filippo, nipote di Giampiero, è diventato a sua volta calciatore con una carriera partita da vivaio bianconero e poi spesa prettamente nelle serie minori italiane.
Alle elezioni europee del 1994 Giampiero Boniperti è stato candidato ed eletto europarlamentare, nelle liste di Forza Italia. È rimasto in carica per tutta la durata della IV legislatura del Parlamento europeo, fino al 1999.
È deceduto a 92 anni la notte del 18 giugno 2021 a Torino, a causa di un'insufficienza cardiaca.
Caratteristiche Tecniche
«Boniperti esige di riavere la palla per concludere e fare gol come gli piace sempre. Io sono un suo vecchio amico e me ne rammarico sinceramente. Secondo me converrebbe a lui e alla squadra che si limitasse ad impostare il gioco.»
(Gianni Brera])
Nato come ala destra, emerse ben presto come centravanti dotato di velocità nella corsa e potenza nel tiro:[9] interpretò il ruolo per gran parte della carriera, mandato in porta dai compagni di squadra John e Karl Aage Hansen, e Karl Aage Præst.
Negli ultimi anni da calciatore, seguendo una parabola comune ad altri attaccanti, arretrò il suo raggio d'azione come mezzala, divenendo uomo-assist per John Charles e Omar Sívori; una scelta avallata in primis dal giornalista Gianni Brera, il quale colse tale occasione per coniare, per la prima volta nella lingua italiana, il neologismo di «centro-campista» — inizialmente scritto col trattino — poi affermatosi nell'uso comune
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