Agostino Depretis

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NATO IL 31-01-1813
MORTO IL 29-07-1887
Stemma del Regno d'Italia Parlamento del Regno d'Italia 
Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg Agostino Depretis o De Pretis è stato un politico italiano. Fu ministro dei Lavori pubblici (1862), ministro della Marina (1866-1867), ministro delle Finanze (1867) e nove volte presidente del Consiglio del Regno d'Italia dal 1876 al 1887, anno della sua morte. 

Pubblicato il 30/09/2015


Postato il 02/10/2015

“Ognuna di queste pratiche che ho sul tavolo dovevo deciderla entro ventiquattr'ore, se non volevo mandare in rovina l'Italia. Le ventiquattr'ore son passate, la pratica è sempre lì, e l'Italia va avanti lo stesso.„ (Agostino Depretis)
Zanichelli Mario
Agostino Depretis o De Pretis (Mezzana Corti Bottarone, 31 gennaio 1813 – Stradella, 29 luglio 1887) è stato un politico italiano.

Fu ministro dei Lavori pubblici (1862), ministro della Marina (1866-1867), ministro delle Finanze (1867) e nove volte presidente del Consiglio del Regno d'Italia dal 1876 al 1887, anno della sua morte. Durante i governi da lui presieduti ricoprì anche la carica di ministro degli Esteri (1877-1879, 1885, 1887), ministro dell’Interno (1879-1887), ministro delle Finanze (1876-1877) e ministro dei Lavori pubblici (1877).
Fu esponente moderato della Sinistra storica della quale divenne il capo nel 1873 alla morte di Urbano Rattazzi. All'interno del suo schieramento politico fu antagonista di Francesco Crispi, Giovanni Nicotera e Benedetto Cairoli.

Nel 1876 guidò il primo governo della storia d'Italia formato da soli politici di Sinistra. Tale esecutivo varò la riforma scolastica istituendo l'istruzione obbligatoria, laica e gratuita per i bambini dai 6 ai 9 anni.
Benché filofrancese, per rompere l'isolamento dell'Italia, nel 1882 accettò la Triplice alleanza con Austria e Germania, per la quale ottenne una formula marcatamente difensiva. Lo stesso anno portò a termine la riforma elettorale che fece salire gli aventi diritto al voto dal 2 al 7% della popolazione.
Fu il fautore del trasformismo, un progetto che prevedeva il coinvolgimento di tutti i deputati che volessero appoggiare un governo progressista a prescindere dagli schieramenti politici tradizionali, che Depretis considerava superati. Fu appoggiato in questo progetto dal capo della Destra storica Marco Minghetti.
I governi "trasformisti" così costituiti eliminarono definitivamente la tassa sul macinato, introdussero le tariffe doganali favorendo l'industria (soprattutto settentrionale) e vararono l'espansionismo italiano in Africa.
Il trasformismo, tuttavia, ridusse il potere di controllo del parlamento e favorì eccessi nelle spese statali.

La gioventù
Agostino Depretis nacque a Mezzana Corti Bottarone (oggi Bressana Bottarone, presso Stradella) nel territorio del Regno di Sardegna al tempo in cui questo era annesso all'Impero napoleonico. Era figlio di Francesco, amministratore dei beni della famiglia Gazzaniga, e di Maria Atonia Tronconi. Restauratosi il Regno di Sardegna, Agostino si laureò in legge ed esercitò per qualche tempo l'avvocatura. Divenne popolare per il sostegno che diede all'estensione ai piccoli centri della rete ferroviaria. Di idee mazziniane, ma moderato, nel 1848 prese il posto nella Camera dei deputati piemontese dell’avvocato Paolo Farina (1806-1871) che al seggio di Broni preferì quello di Genova. Così nominato nella prima legislatura piemontese tra le file di quella che sarà definita la Sinistra storica, fondò a Torino il giornale Il Progresso, trasformatosi poi nel Diritto.

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