Dario Fo (Sangiano, 24 marzo 1926 – Milano, 13 ottobre 2016) è stato un drammaturgo, attore, regista, scrittore, autore, illustratore, pittore, scenografo e attivista italiano. Vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1997 (già candidato nel 1975). I suoi lavori teatrali fanno uso degli stilemi comici propri della Commedia dell'arte italiana e sono rappresentati con successo in tutto il mondo. In quanto attore, regista, scrittore, scenografo, costumista e impresario della sua stessa compagnia, Fo è uomo di teatro a tutto tondo.
È famoso per i suoi testi teatrali di satira politica e sociale e per l'impegno politico di sinistra. Con la moglie Franca Rame fu tra gli esponenti del Soccorso Rosso Militante.
Biografia
Origini familiari
Figlio di Felice Fo (Monvalle, 11 novembre 1898 - Luino, 1º gennaio 1987: capostazione e anche attore in una compagnia amatoriale) e di Pina Rota (Sartirana Lomellina, 20 settembre 1903 - Luino, 6 aprile 1987), è cresciuto in una famiglia intellettualmente vivace, nella quale ha potuto ascoltare fin dalla prima infanzia le favole, frammiste a cronaca locale, raccontate dal nonno materno e le storie riportate da viaggiatori e artigiani. Proprio gli affabulatori di paese (ripetutamente citati e ricordati da Fo), grazie alla loro capacità di raccontare gli avvenimenti, avrebbero poi ispirato l'artista nel corso degli anni.
La seconda guerra mondiale
Dario Fo § La controversia sulla militanza nella R.S.I..
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, a seguito della chiamata alle armi della neonata Repubblica Sociale Italiana si arruola giovanissimo volontario[3] nelle file dell'esercito fascista, prima nel ruolo di addetto alla contraerea a Varese e successivamente come paracadutista nelle file del "Battaglione Azzurro" di Tradate. La scoperta di questa militanza, emersa per la prima volta negli anni settanta, scatenò polemiche, querele e processi da parte di Dario Fo - all'epoca attivo rappresentante in campo artistico della cultura della sinistra italiana - che si trascineranno per alcuni decenni. Fo ammetterà e parlerà poi di questa parentesi, affermando anche che si era arruolato volontario nell'unico esercito esistente, ma in quanto "italiano" e non in quanto fascista, per non essere deportato in Germania come lavoratore o come militare di leva, e dopo essere stato spostato in numerosi luoghi di addestramento, venne quindi arruolato nei parà.
Inizi della vita artistica
Compiuti gli studi all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, dal 1950 Fo cominciò a lavorare per la RAI come attore e autore di testi satirici. È del 1952 la serie di suoi monologhi radiofonici intitolata Poer nano. Il 24 giugno 1954 sposò l'attrice e collega Franca Rame a Milano, nella basilica di Sant'Ambrogio. Poco dopo la coppia si trasferì a Roma. Qui il 31 marzo 1955 nacque il loro figlio Jacopo. Sempre a Roma Fo, dal 1955 al 1958, lavorò come soggettista per il cinema. Nel 1956 Fo scrisse e interpretò, insieme a Franco Parenti, un varietà per la radio intitolato Non si vive di solo pane, che lo stesso Fo ricorderà in seguito come un programma di grande successo.
Nel 1962 Fo e la moglie, che nel frattempo avevano fondato la Compagnia Dario Fo-Franca Rame, prepararono una serie di brevi pezzi per il varietà televisivo Canzonissima. La censura intervenne così spesso che abbandonarono la televisione in favore del teatro. Le commedie prodotte tra il 1959 e il 1961 avevano la struttura della farsa, dilatata e arricchita da elementi di satira di costume. Con atteggiamento critico verso quello che lui denominava "teatro borghese", Fo recitava in luoghi alternativi quali piazze, case del popolo, fabbriche: luoghi dove egli poteva trovare un pubblico diverso da quello tipico dei teatri, un pubblico che era composto soprattutto dalle classi subalterne e che normalmente aveva meno opportunità di accesso agli spettacoli teatrali.
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