Emilio Segrè

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NATO IL 01-02-1905
MORTO IL 22-04-1989
Italia Emilio Gino Segrè (Tivoli, 1º febbraio 1905 – Lafayette, 22 aprile 1989) è stato un fisico italiano. Nel 1955, servendosi del betatrone di Berkeley, con Chamberlain, scoprì l'antiprotone nelle interazioni protone-nucleone ad alta energia. Per questa scoperta gli venne conferito il premio Nobel per la fisica nel 1959.

Medaglia del Premio Nobel Nobel per la fisica 1959
Pubblicato il 14/08/2013


Postato il 22/04/2024

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 22/04/2023

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 22/04/2022

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 22/04/2021

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 22/04/2020

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 22/04/2019

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda.” (Ugo Foscolo)
Infinita Memoria
Postato il 22/04/2018

“Una lacrima per i defunti evapora. Un fiore sulla loro tomba appassisce. Una preghiera per la loro anima la raccoglie Iddio” (infinitamemoria)
Infinita Memoria
Postato il 22/04/2017

Il ricordo dei defunti, la cura dei sepolcri e i suffragi sono testimonianza di fiduciosa speranza, radicata nella certezza che la morte non è l’ultima parola sulla sorte umana, poiché l’uomo è destinato ad una vita senza limiti, che ha la sua radice e il suo compimento in Dio. (Papa Francesco)
Infinita Memoria
 Pag.  di 2  
Emilio Gino Segrè (Tivoli, 1º febbraio 1905 – Lafayette, 22 aprile 1989) è stato un fisico italiano. Ha vinto il premio Nobel per la fisica nel 1959

Biografia 
Nato in una famiglia di origini ebraiche a Tivoli, vicino Roma, studiò fisica all'Università degli studi di Roma "La Sapienza" dove fu allievo di Fermi e dove ottenne una cattedra nel 1928. In quel periodo fu uno dei membri dello storico gruppo di via Panisperna, collaborando alle ricerche sulla fisica del neutrone.
Dopo il periodo di leva nell'esercito italiano dal 1928 al 1929, lavorò con Otto Stern ad Amburgo e con Zeeman presso la Rockefeller Foundation. Successivamente Segrè fu nominato assistente professore di fisica all'Università di Roma nel 1932 e vi rimase fino al 1936. Nel 1935 diventò professore di fisica sperimentale e direttore (1936) dell'Istituto di fisica dell'Università di Palermo. Nel 1938 l'emanazione delle leggi razziali lo colse mentre si trovava all'Università di Berkeley, dove rimase per il resto della sua vita. Durante la guerra partecipò, insieme a Fermi e Rossi al progetto Manhattan. Nel 1946 tornò in California. Nel 1974 venne chiamato a ricoprire la cattedra di fisica nucleare all'Università di Roma.

Attività scientifica 
Nel 1937, a Palermo, scoprì il tecnezio, poi a Berkeley, l'astato, e collaborò alla produzione del plutonio. Nel dopoguerra le sue ricerche riguardarono problemi di fisica nucleare e di fisica delle particelle elementari. Nel 1955, servendosi del betatrone di Berkeley, con Chamberlain, scoprì l'antiprotone nelle interazioni protone-nucleone ad alta energia. Per questa scoperta gli venne conferito il premio Nobel per la fisica nel 1959.

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