Nicola Stame

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Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg Nicola Stame Martire delle Fosse Ardeatine - Infinita Memoria ha realizzato questo Memorial per omaggiare un Uomo che attraverso il merito della sua opera, e con il suo sacrificio, si è distinto ricoprendo un ruolo importante nella vita sociale culturale del Paese. E stato quindi doveroso da parte nostra erigere un monumento alla memoria, la dove poter indirizzare i nostri Infiniti ringraziamenti.
Pubblicato il 23/09/2015


Postato il 24/03/2024

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 24/03/2023

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 24/03/2022

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 24/03/2021

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 24/03/2020

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 24/03/2019

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda.” (Ugo Foscolo)
Infinita Memoria
Postato il 26/09/2015

Perché la sua immagine sopravviva nella memoria di quanti l'ebbero caro e il suo pensiero salga con le preci dei buoni alla pace del cielo che raggiunse lasciando nel dolore tutti i suoi cari.
Davide Simoni
Nicola Ugo Stame (Foggia, 8 gennaio 1908 – Roma, 24 marzo 1944) è stato un partigiano e tenore italiano, insignito della Medaglia d'argento al valor militare.

Biografia
Sin da giovane, invogliato da amici e parenti, che riconoscono le sue qualità canore, inizia la sua carriera artistica di tenore lirico, trasferendosi a Roma ed esibendosi al Teatro dell'Opera in brani tratti da "il Trovatore" di Giuseppe Verdi; dal terzo atto di tale opera è tratta l'unica testimonianza della carriera artistica di Nicola Stame, una rara registrazione in cui il tenore partigiano interpreta "Ah sì, ben mio, coll'essere". In Via dei Volsci, nella zona di San Lorenzo, una targa posta dai suoi compagni ricorda la casa in cui abitò prima di entrare in clandestinità.
Ed è da giovane che comincia a manifestare il suo antifascismo non aderendo al PNF (Partito Nazionale Fascista) e già per questo viene arrestato dalla Polizia nel 1939 proprio al "Teatro dell'Opera" mentre sta provando la "Turandot" di Giacomo Puccini e, in seguito, dopo 4 mesi di prigione, viene segnalato come Sorvegliato Speciale.

Durante la seconda guerra mondiale diviene Sergente Maggiore della Regia Aeronautica e, dopo l'armistizio dell'8 settembre, anziché continuare la carriera di tenore e fuggire negli USA (dove era già in programma una tournée), decide di rimanere nella Capitale, arruolandosi nel gruppo clandestino di Resistenza "Movimento Comunista d'Italia-Bandiera Rossa".

Il 24 gennaio 1944 viene arrestato, condotto in via Tasso, torturato e condannato dal Tribunale Speciale Tedesco al carcere duro in Germania (condanna respinta dal feldmaresciallo tedesco Albert Kesselring), quindi viene trasferito al carcere di Regina Coeli. Qui viene prelevato per essere ucciso alle Fosse Ardeatine assieme ad altri 334 uomini (all'indomani dell'Attentato di via Rasella) il 24 marzo 1944. Assieme a quello di altre 37 vittime dell'eccidio, il suo corpo rimase orrendamente decapitato a seguito del massacro, come verificato al momento del recupero dei resti, dopo la liberazione di Roma

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