Claudio Villa, nome d'arte di Claudio Pica (Roma, 1º gennaio 1926 – Padova, 7 febbraio 1987), è stato un cantante e attore cinematografico italiano. Occasionalmente fu anche autore, con 35 canzoni depositate a suo nome. Nell'arco della sua carriera ha venduto 45 milioni di dischi in tutto il mondo.
Per il temperamento fiero e orgoglioso fu soprannominato Il reuccio durante una puntata dello spettacolo Rosso e nero, condotta da Corrado.
Biografia
Trasteverino di via della Lungara (la strada dove si trova il carcere romano di Regina Coeli), assai caro all'anima popolare della città (negli anni '50 abitò in via Angelo Tittoni, sempre a Trastevere), successivamente, non appena le finanze glielo permisero, acquistò un appartamento a Monteverde Nuovo, in via Folco Portinari. Di famiglia umile — il padre, Pietro Pica (questo il vero cognome del cantante), faceva il vetturino; la madre, Ulpia Urbani (la "sora Ulpia"), era casalinga —, vanta assieme a Domenico Modugno il primato di vittorie al Festival di Sanremo, nel 1955, con Buongiorno tristezza; 1957, con Corde della mia chitarra; 1962, con Addio... addio, e 1967, con Non pensare a me.
Il primo concorso canoro a cui partecipa, lo vince con la canzone "Chitarratella", un grande successo di Carlo Buti, che Claudio seguiva. È lo stesso Claudio che ha più volte affermato che Buti era il suo idolo. Il "reuccio" nella sua carriera ha inciso molti brani facenti parte del repertorio butiano.
Nel 1946, partecipa, per la prima volta, ad alcune trasmissioni locali di Radio Roma della RAI.
Nel 1947, per l'etichetta Parlophon, incide il suo primo disco contenente "Serenatella dolce e amara" e "Canzoncella". Il 78 giri C 8134 è tra i più ricercati dai collezionisti.
Nel 1952 sposa la doppiatrice cinematografica Miranda Bonansea che gli darà l'anno dopo il suo primo figlio Mauro; il matrimonio fallirà 10 anni dopo.
Nel 1952, interpreta "Serenata amara", il suo primo film da protagonista, per la regia di Pino Mercanti. Nella sua carriera d'attore conta una trentina di film: quasi tutti solamente un pretesto per le esibizioni canore. I film passano dalla commedia all'italiana (La banda del buco, Fontana di Trevi) alle storie d'amore strappalacrime (Canzone proibita, Primo applauso).
Il ruolo, che ha più amato, è stato quello dell'artista Mario Valli, recitato in "Granada addio" (1966) di Marino Girolami. Gli ultimi due film di Claudio Villa sono stati diretti, nell'ordine, da Maurizio Costanzo (alla sua unica prova di regista cinematografico) e da Renzo Arbore.
Nel 1962 partecipa all'Eurovision Song Contest con Addio addio classificandosi nono mentre nel 1967 con Non andare più lontano arriva undicesimo nella stessa competizione.
Vinse anche due edizioni di Canzonissima nel 1964 con 'O sole mio e nel 1966 con Granada e nel 1963 il Festival di Napoli con Jammo ja' con Maria Paris, mentre nel 1965 è semifinalista alla seconda edizione di Un disco per l'estate con Sifolina, una delle sue canzoni meno conosciute ma che porterà anche alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia qualche mese dopo.
In quegli anni Villa ha una relazione con la cantante romana Noemi Garofalo, da cui avrà altri due figli, nel 1962 Claudio e successivamente nel 1966 Manuela (in arte Manuela Villa), ed entrambi vengono riconosciuti figli legittimi dal Tribunale di Roma dopo la sua morte.
Claudio Villa, dotato di voce di stampo tenorile, non saprà dopo quegli anni rinnovarsi nel repertorio al cambiare dei tempi e delle mode. In particolare resterà per sempre legato alla canzone di stampo più melodico e popolare tipico degli anni '50. Sono quasi proverbiali gli acerrimi scontri con chi criticava il suo repertorio. Ogni anno al Festival di Sanremo inscenava qualche polemica plateale con l'organizzazione e la stampa, sia che fosse fra i partecipanti, sia che ne venisse escluso. Però Claudio Villa ha potuto sempre contare sull'affetto del suo vasto pubblico, che seguiva ogni mossa della sua carriera. I suoi concerti registravano sempre il tutto-esaurito.
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