Raffaele Pisu, nome d'arte di Guerrino Pisu (Bologna, 24 maggio 1925 – Castel San Pietro Terme, 31 luglio 2019), è stato un attore, comico, conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano.
Biografia
Fratello di Mario Pisu, esordì ai microfoni di Radio Bologna nell'immediato dopoguerra in trasmissioni di varietà (era, tra l'altro, "l'Uccellino della radio" che impartiva consigli e ammonizioni ai giovani ascoltatori all'interno della trasmissione per bambini Il grillo parlante), figurando nello stesso periodo tra i fondatori del teatro La Soffitta di Bologna.
Combattente partigiano, durante il conflitto fu internato in Germania per 15 mesi[1]. Dopo due stagioni nella compagnia di Memo Benassi (1947-49), sufficienti a fargli comprendere che la sua vera vocazione era il teatro comico, giunse a Radio Roma, dove entrò nella Compagnia del teatro comico musicale della Rai prendendo parte a numerose commedie (come La serenata al vento di Carlo Veneziani del 1950) e allo spettacolo itinerante di Silvio Gigli il Giringiro.
Il successo in radio
L'attività radiofonica gli fruttò grande popolarità soprattutto grazie alla sua comicità sorniona e alle macchiette pensate e interpretate per i celebri varietà dell'epoca, come Zaccaria, fidanzato di Adalgisa (Liliana Feldmann) in Chicchirichì (1953) e Prospero in Rosso e nero (1955).
Negli stessi anni collaborò con la Compagnia di prosa di Radio Roma partecipando a diversi allestimenti come ...E la missione continua, radiodramma di Guido Guard (1950), e Le convivenze teatrali di Antonio Simon Sografi (1955).
La Televisione
Quando comparve con Gino Bramieri e Marisa Del Frate nei "filmati" de L'amico del giaguaro (1961) il suo volto era già noto al pubblico; aveva infatti recitato in commedie brillanti all'italiana degli anni cinquanta, partecipato al varietà di Metz e Marchesi Lui, lei e gli altri (1956) e al teleromanzo-musical Valentina (1958). Accanto alla comicità "barzellettiera" e prevalentemente verbale di Bramieri, Pisu si distingueva nelle caricature dei personaggi allora in voga.
Da ricordare anche l'insolito (ma riuscito) ruolo drammatico nel film Italiani brava gente (1965) e la partecipazione a numerose riviste teatrali, come Sembra facile (1961) e Italiani si nasce (1964).
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