Tomàs Milian

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NATO IL 03-03-1933
MORTO IL 22-03-2017
Cuba Italia Tomas Milian, nome d'arte di Tomás Quintín Rodríguez Milián (L'Avana, 3 marzo 1933 – Miami, 22 marzo 2017), è stato un attore, sceneggiatore e cantante cubano naturalizzato italiano, cittadino italiano dal 1969. Era noto soprattutto come protagonista di film polizieschi all'italiana a cavallo tra gli anni settanta e ottanta.
Pubblicato il 23/03/2017


Postato il 23/03/2017

"La settimana scorsa, l'ultima volta che ci siamo sentiti, mi chiedeva di riportarlo a Roma perché aveva deciso che voleva vivere a Roma gli ultimi anni della sua vita e morire nella città che aveva visitato l'ultima volta quando era stato premiato alla Festa del cinema"(l'amica Monica Cattaneo)
Sandro Gatti
Postato il 23/03/2017

Addio a Tomas Milian "Cubano de Roma"... Ispetto! ...ci vediamo in Paradiso. R.I.P
Renato M.
Tomas Milian, nome d'arte di Tomás Quintín Rodríguez Milián (L'Avana, 3 marzo 1933 – Miami, 22 marzo 2017), è stato un attore, sceneggiatore e cantante cubano naturalizzato italiano, cittadino italiano dal 1969. Era noto soprattutto come protagonista di film polizieschi all'italiana a cavallo tra gli anni settanta e ottanta.

In Italia, con l'inconfondibile voce prestatagli da Ferruccio Amendola, è spesso identificato con due personaggi. Il primo, Nico Giraldi, è un maresciallo (dal 1981 ispettore) di polizia, romano dai modi poco garbati, ma efficaci, che conosce bene gli ambienti malavitosi avendone fatto parte in gioventù col soprannome de "er Pirata". Il secondo, Sergio Marazzi alias er Monnezza, è un ladruncolo romano.

Biografia
Tomás nacque a L'Avana il 3 marzo 1933 da Lola e Tomás, generale del regime di Gerardo Machado, poi arrestato in seguito al colpo di Stato di Fulgencio Batista; nel dicembre del 1945, il dodicenne Tomás assistette al suicidio del padre e, nel '57, lasciò Cuba per gli Stati Uniti, dove ottenne la cittadinanza. Qui dapprima si iscrisse all'Università dell'Accademia Teatrale di Miami e poi si trasferì a New York.

Carriera di attore
Da qui i primi lavori teatrali a Broadway e, nel 1957, la sua partecipazione a una serie televisiva statunitense, Una donna poliziotto (Decoy). Alla fine degli anni cinquanta ebbe inizio la sua fortunata carriera italiana: arrivato in Italia con soli cinque dollari in tasca, partecipò nel 1959 al Festival di Spoleto: recitò una pantomima di Jean Cocteau e venne individuato e scelto dal regista Mauro Bolognini per il personaggio di un film che aveva intenzione di girare (La notte brava). Milian firma un contratto che lo lega alla Vides di Cristaldi e tra il 1960 e il 1966 recita in ruoli impegnati lavorando con registi del calibro di Alberto Lattuada, Valerio Zurlini, Luchino Visconti e Pier Paolo Pasolini, oltre allo stesso Bolognini. A questo periodo della sua carriera appartengono i ruoli interpretati in molti film assieme con Claudia Cardinale, in opere quali I delfini e Il bell'Antonio del 1960, Gli indifferenti del 1964, e Ruba al prossimo tuo di Francesco Maselli del 1968.
Contrariato dal doppiaggio, insoddisfatto dei ruoli e dei guadagni, non rinnova il contratto e tenta la strada del cinema popolare. Nel 1967, dopo il buon successo di The Bounty Killer, fu protagonista di La resa dei conti, spaghetti-western diretto da Sergio Sollima; quindi continuò con questo genere, diventandone uno degli attori simbolo. Indimenticabili i suoi personaggi western di "Cuchillo" (nella trilogia western diretta da Sergio Sollima), e di "Chaco" (nello spaghetti-western iperviolento I quattro dell'apocalisse, diretto da Lucio Fulci).



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