Antoni Gaudì

+ Condividi
NATO IL 25-06-1852
MORTO IL 10-06-1926

Spagna Antoni Gaudí i Cornet è stato un architetto spagnolo. Fu il massimo esponente del modernismo catalano. Egli è stato definito dal Le Corbusier come il "plasmatore della pietra, del laterizio e del ferro". Sette delle sue opere, situate a Barcellona, sono state inserite nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1984.

Pubblicato il 03/10/2013


Postato il 10/06/2023

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 10/06/2022

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 10/06/2021

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 10/06/2020

Se potessi rivederti tra un anno farei tanti gomitoli di mesi. Se l’attesa fosse di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita, la mia e la tua proseguiranno insieme , getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l’eternità (Emily Dickinson)
Infinita Memoria
Postato il 10/06/2019

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda.” (Ugo Foscolo)
Infinita Memoria
Postato il 10/06/2018

“Una lacrima per i defunti evapora. Un fiore sulla loro tomba appassisce. Una preghiera per la loro anima la raccoglie Iddio” (infinitamemoria)
Infinita Memoria
Postato il 10/06/2017

Il ricordo dei defunti, la cura dei sepolcri e i suffragi sono testimonianza di fiduciosa speranza, radicata nella certezza che la morte non è l’ultima parola sulla sorte umana, poiché l’uomo è destinato ad una vita senza limiti, che ha la sua radice e il suo compimento in Dio. (Papa Francesco)
Infinita Memoria
Postato il 10/06/2016

“Sappiate che nulla di ciò che ha radice nel cuore è perduto o verrà dimenticato”.
Infinita Memoria
 Pag.  di 2  
Antoni Gaudí i Cornet (Reus, 25 giugno 1852 – Barcellona, 10 giugno 1926) è stato un architetto spagnolo. Fu il massimo esponente del modernismo catalano, pur essendo la personalità meno organica a tale movimento artistico di cui comunque condivideva i presupposti ideologici e tematici, completandoli però con una ispirazione personale basata principalmente su forme naturali, che giunse a degli esiti anticipatori dell'espressionismo e di altre avanguardie, compreso il surrealismo. Egli è stato definito dal Le Corbusier come il "plasmatore della pietra, del laterizio e del ferro".
Sette delle sue opere, situate a Barcellona, sono state inserite nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1984.

Biografia
Gaudí nasce il 25 giugno 1852, nella provincia di Tarragona, nella Catalogna meridionale. I documenti ufficiali stabiliscono come luogo della sua nascita la cittadina di Reus, mentre alcuni la collocano a Riudoms, un piccolo villaggio a 3 km di distanza[1]; certo è che fu battezzato a Reus il giorno dopo la nascita. Figlio degli artigiani calderai Francesc Gaudí i Serra (1813-1906) e Antònia Cornet Bertran (1819-1876), era il più giovane di cinque figli dei quali poi solo tre hanno raggiunto l'età adulta: Rosa (1844-1879), Francesc (1851-1876) e Antoni.

Dal 1869 egli studiò a Barcellona, una città che stava crescendo e cambiando tumultuosamente e dove stavano maturando i fermenti culturali del modernismo catalano e della Renaixença, il movimento culturale e politico del recupero della lingua e della cultura catalana e delle rivendicazioni nazionalistiche contrapposte al centralismo castigliano. Gaudí condivise per tutta la vita tali aspirazioni autonomistiche, contribuendo attivamente all'atmosfera di rinnovamento culturale che caratterizzava allora Barcellona.
Egli si diplomò nel febbraio del 1878 alla Scuola Superiore di Architettura, ma già prima di diplomarsi riuscì a lavorare con i migliori architetti del tempo. La sua formazione fu ampia, studiò i testi di John Ruskin, Eugène Viollet-le-Duc e Otto Wagner, ma anche la tecnica dei nuovi materiali da costruzione come il cemento. Nello stesso 1878 a Parigi, durante l'Esposizione universale, avvenne l'incontro fondamentale, quello con l'industriale catalano Eusebi Güell, che divenne il suo principale mecenate commissionandogli alcune di quelle che poi divennero le sue più famose opere. In questo periodo Gaudí parteciperà alla vivace vita sociale della città, mentre negli anni successivi sarà noto per il particolare carattere schivo e solitario.
Dopo aver collaborato con Joan Martorell, nel 1883 a soli 31 anni, venne nominato architetto capo della costruzione in città del tempio Espiatorio della Sagrada Família, cominciando a costruire la cripta (1884-1887) e poi l'abside (1891-1893). Si tratta di una costruzione monumentale e complessa, tuttora in corso, che assorbì le sue energie fino alla morte, esemplificando l'associazione tra arte, architettura e vita che caratterizza l'intensa opera di Gaudí. Nello stesso 1883 cominciò a costruire la Casa Vicens, in cui rifiuta il rigore geometrico della tradizione e reinterpreta lo stile mudejar accostando mattone e azulejo. Nel 1887 il conte Güell gli affida la costruzione della sua residenza di città, il Palazzo Güell, nella cui creazione Gaudí usa per la prima volta gli archi di catenaria che saranno un elemento costante del suo linguaggio architettonico. Negli anni 1898-1900 fu costruita la Casa Calvet, un edificio in pietra che ottenne il premio assegnato dal Comune di Barcellona per il miglior edificio realizzato in città, confermando il successo professionale di Gaudí. A partire dal 1900 nascono i suoi maggiori capolavori, quasi tutti a Barcellona: il parco Güell in cui natura, scultura ed architettura si confondono in una grande maestria artigianale nell'uso dei materiali; la particolare Casa Batlló (1904- 1906), che appare come modellata da mani gigantesche con la facciata rivestita da un mosaico di pietre vitree colorate, i suoi balconi in ghisa ricordano delle ossa (nome con il quale venne ribattezzata l'abitazione) e lo strano tetto ondeggiante si presenta simile alle squame di un rettile primitivo; la chiesa della Colònia Güell a Santa Coloma de Cervelló, di cui fu costruita la sola cripta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Continua a leggere   it.wikipedia.org/wiki/Antoni_Gaud%C3%AD